La
pace del cuore, pegno del riposo eterno
Lo
Spirito Santo darà ai giusti la pace perfetta nell'eternità. Ma
fin da ora, dona loro una pace grandissima quando accende nei
loro cuori il fuoco celeste della carità. Infatti l'Apostolo dice:
La speranza non inganna, perché l'amore di Dio è stato diffuso
in abbondanza nei nostri cuori dallo Spirito Santo che ci è stato
dato (Rm 5,5). La vera, o meglio, la sola pace delle anime su
questa terra consiste nell'essere ripieni dell'amore divino e
animati dalla speranza del cielo, tanto da arrivare a considerare
come poca cosa i successi o le disgrazie di questo mondo, a spogliarsi
completamente dei desideri terreni, a rinunciare alle bramosie
del mondo e a rallegrarsi delle ingiurie e delle persecuzioni
subite per Cristo, così che si può dire con l'Apostolo: Noi ci
gloriamo nella speranza della gloria di Dio. Non solo, ma ci gloriamo
pure delle tribolazioni (Rm 5,2-3). È in errore colui che crede
di poter trovare la pace nel godimento dei beni della terra e
nella ricchezza. Le frequenti tribolazioni di quaggiù e la fine
stessa di questo mondo dovrebbero renderlo consapevole d'aver
posto le fondamenta della sua pace nella sabbia. Al contrario,
tutti coloro che, toccati dal soffio dello Spirito Santo, hanno
preso su di sé il giogo soavissimo dell'amore di Dio, e che, seguendo
il suo esempio, hanno imparato ad essere dolci e umili di cuore,
godono fin d'ora di una pace che è già l'immagine del riposo eterno.
Separati, nel profondo del loro cuore, dalla frenesia degli uomini,
essi hanno la gioia di riconoscere ovunque il volto del loro creatore,
e hanno sete di raggiungere la sua perfetta contemplazione, dicendo
con l'apostolo Giovanni: "Noi sappiamo che quando ciò verrà manifestato,
saremo simili a lui, perché lo vedremo quale egli è" (1Gv 3,2).
Se desideriamo giungere alla ricompensa di questa visione, noi
dobbiamo costantemente richiamarci alla memoria il santo Evangelo
e mostrarci insensibili alle seduzioni mondane. In tal modo, noi
diverremo degni di ricevere la grazia dello Spirito Santo che
il mondo non è capace di accogliere. Amiamo il Cristo e osserviamo
con perseveranza i suoi comandamenti che abbiamo cominciato a
seguire. Più lo ameremo, più ci meriteremo di essere amati dal
Padre, ed egli stesso ci accorderà la grazia del suo amore immenso
nell'eternità. Ora, ci concede di credere e di sperare; allora
noi lo vedremo faccia a faccia e si manifesterà a noi nella gloria
che già aveva presso il Padre prima che il mondo fosse.
Beda
il Venerabile, Omelia 12 (per la vigilia di Pentecoste)
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