I
beni della Chiesa sono per i poveri, non per gli edifici
Colui
che inviò senza oro gli apostoli (cfr. Mt 10,9) fondò anche la
Chiesa senza oro. La Chiesa possiede oro non per tenerlo custodito,
ma per distribuirlo e soccorrere i bisognosi. Dunque, che bisogno
c'è di conservare ciò che, se lo si custodisce, non è in alcun
modo utile?.. Non è forse meglio che i sacerdoti, sempre che non
ci siano altre richieste, fondano l'oro per il sostentamento dei
poveri, piuttosto che di esso s'impadroniscano sacrilegamente
i nemici? Forse non ci dirà il Signore: "Perché avete tollerato
che tanti poveri morissero di fame, quando possedevate oro con
il quale procurarvi cibo da dare loro? Perché tanti schiavi sono
stati venduti e maltrattati dai nemici, senza che nessuno si sia
dato da fare per riscattarli? Meglio sarebbe stato conservare
i tesori viventi che non i tesori di metallo!". Questi argomenti
sono irrefutabili. Dunque, che potresti mai obiettarmi? Forse
che temi che possa così mancare l'ornamento degno del tempio di
Dio? Il Signore allora ti replicherà: "I misteri della fede non
richiedono oro, e ciò che si può comprare con l'oro, neppure acquista
maggiore dignità con l'oro". L'addobbo dei sacramenti è la redenzione,
ossia il riacquisto, dei prigionieri. Vasi autenticamente preziosi
sono quelli che servono a redimere gli uomini dalla morte. Tesoro
vero è quello che realizza ciò che il Signore operò col proprio
sangue. E un calice è vera coppa del sangue del Signore solo quando
entrambi, la coppa e il sangue, rendono visibile la redenzione,
di modo che il calice riacquisti dal nemico colui che il sangue
ha redento dal peccato. Quando un gruppo di prigionieri è stato
redento, ossia riacquistato, dalla Chiesa, come è bello poter
dire: costoro Cristo li ha redenti! Qui solo possiedi dell'oro
autenticamente saggiato: l'oro utile, l'oro di Cristo che libera
dalla morte. Con questo oro persino il pudore si recupera, persi-
no la castità si facilita.
Ambrogio
in I doveri dei ministri: in PL 16,148-149
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