Mons. Pedro Casaldáliga

 


Parole dal Sud - dicembre

di Pedro Casaldaliga

Sta già circolando, in più di 25 paesi, un'agenda diversa, che ha sette anni di vita e parla in nove idiomi. Parla, soprattutto, la lingua della solidarietà e anche, possibilmente, la lingua forte e speranzosa della profezia. Modestia "inclusa", anch'io ho un ruolo in questa agenda: l'Agenda Latinoamericana . È agenda, libro, diario, vademecum della memoria e manifesto dell'impegno. Nacque nel 1991, alla vigilia dei famosi 500 anni della mal denominata scoperta dell'America. Per iniziativa del mio collega, anch'egli claretiano, José María Vigil, teologo della liberazione e pioniere dell'evangelizzazione telematica. E l'Agenda continua. La proposta è ora diventata più ambiziosa. A partire dal 2001, il primo anno dell'atteso, imprevedibile terzo millennio carico di sfide, l'Agenda Latinoamericana sarà "latinoamericana/mondiale". Perché tutti quelli e quelle che crediamo che l'Umanità è una sola, e una sola la sua casa in questa Umanità figlia di Dio dobbiamo lanciarci, tanto utopicamente come realisticamente, nella costruzione dell'altra mondialità. La mondializzazione neoliberista, globalizzatrice del profitto e del privilegio, da un lato, e dell'esclusione e della morte, dall'altro, è tanto omicida quanto suicida: bestemmia contro il Dio della Vita, crimine globale di lesa umanità. L'Agenda Latinoamericana è partita da questa coscienza unica che le patrie latinoamericane hanno di essere, assieme, una Patria Grande (malgrado alcune guerricciole di frontiere o anche le guerricciole del calcio). E l'Agenda ha voluto promuovere le grandi Cause di questa Patria Grande che oggi sono, al tempo stesso, "soggetti emergenti" della politica, dell'economia e della cittadinanza alternativa: i Popoli Indigeni, il Popolo Afroamericano, la Donna, la Gioventù, l'Ecologia.... e questo soggetto emergente divinamente umano che sta sorgendo da tutti i cuori buoni della Patria Più Grande, chiamato Solidarietà. Questi soggetti emergenti sono del Sud e sono del Nord; devono esserlo. La Solidarietà deve essere, ogni giorno di più, la globalizzazione alternativa. Questa Solidarietà, senza discriminazioni e senza frontiere, annullerà un giorno la tragica divisione del mondo in due: un primo e un terzo (con il quarto sottomondo), affinché esista un mondo solo, il nostro mondo, il mondo dell'Umanità, il mondo di Dio. Attorno a queste Cause e Soggetti, l'Agenda privilegia ogni anno un tema centrale. In questa edizione del 1999, il tema della Migrazione, che si annuncia come il fenomeno apocalittico dei prossimi anni. Il tema è meditato e proposto sotto il paradigma dell'Esodo. Un paradigma permanente, come sosteneva già diversi anni fa la rivista Concilium ; e che oggi dobbiamo difendere di nuovo, davanti agli stanchi o ai rassegnati che propugnano appena la conformata attesa dell'Esilio . La migrazione intesa come Esodo è tanto una fatalità come una liberazione, un peccato sociale come un diritto. Di per sé, ciascuno preferirebbe vivere sulla propria calda terra. Ma tutti hanno diritto a tutta la Terra. Queste leggi di stranierismo della mia vecchia e cara Europa sono smascheratamente naziste... Oltretutto, come predicava profeticamente un nordafricano sopravvissuto allo Stretto di Gibilterra, "per la fame non ci sono frontiere". L'Agenda, sottolineo, è ecumenica e anche macroecumenica. È "vademecum della memoria", dicevo: della memoria soprattutto del martirio, delle lotte e della liberazione. E intende essere, in questa ora di disincanti, un manuale fraterno di Speranza più grande. Poiché anche nella solidarietà e nella politica alternativa la pubblicità ha un suo ruolo, termino facendo pubblicità. Fra i 25 paesi in cui si trova l'Agenda , c'è anche l'Italia: Progetto Continenti, Viale Baldelli 41, 00146 Roma - tel. 06-59600319, fax 06-59600533, e-mail: continenti@iol.it. Ho dato l'indirizzo completo, come vedete, e spero di aver trovato l'indirizzo esatto del cuore di tutti voi.



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