Un grande incontro di culture

                                                                    



di Emma Nuri Pavoni

Nell’anno 1997 l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione la Scienza e Cultura (UNESCO) elesse Barcellona come prima sede del Forum Universale. Era l’inizio di un progetto che, da quella data, si è evoluto in un grande avvenimento. Dal 9 maggio, e per 141 giorni, la capitale catalana si è aperta al mondo in quella che sarà una grande festa culturale, trasformandosi nel luogo ideale di dibattito dei temi più urgenti per l’umanità nel secolo XXI. La filosofia dell’evento è stata riassunta così dal portavoce del Forum, Oleguer Sarsanedas: "in un mondo globalizzato come quello attuale, i problemi sono comuni e si possono risolvere solo attraverso il dialogo. Il Forum è un punto d’incontro delle diverse opinioni, con la speranza di trovare nuove idee che permettano all’umanità di progredire".

"Ma sarà anche una festa, una celebrazione delle nostre diversità come esseri umani, perché nel rispetto di queste diversità è dove si fonda la base di una autentica democrazia globale".

Tra le centinaia di associazioni, fondazioni e organizzazioni non governative partecipanti compaiono Amnesty Internacional, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, Save The Children e Green Cross International. L’evento è organizzato dal Municipio di Barcellona, la Generalità della Catalunya e l’Amministrazione Generale dello Stato, istituzioni che hanno elaborato un Agenda di Principi e Valori, destinata a trasformarsi nel codice etico che regolamenterà le attività del foro. L’Agenda, dicono gli organizzatori, si basa sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nei principi programmatici dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, "unici valori che godono dell’approvazione mondiale".

Il Forum Barcellona 2004 è un avvenimento inedito, multitudinario e di valenza internazionale. Un incontro di dialogo e festa, di persone di tutte le culture unite per creare un mondo migliore.

Scopo del Forum è diventare una base per contribuire ad un rinnovamento delle idee partendo da tre direttive fondamentali:

1) La diversità culturale come stimolo a favorire il dialogo tra i popoli, valorizzando ciò che hanno in comune, senza dimenticare ciò che le differenzia.

2) Lo sviluppo sostenibile per conseguire l’equilibrio globale tra lo sviluppo e l’uso delle risorse naturali, sociali ed economiche.

3) Le condizioni della pace cosi come l’impegno ad incrementare la giustizia sociale e politica, assicurando il rispetto dei Diritti Umani, come unica garanzia di convivenza.

A partire da questi tre grandi temi si svilupperanno un grande numero di attività da sfruttare, durante quasi cinque mesi, di un esperienza unica.

Leader di opinione come Mijail Gorbachov, William Clinton, Luiz Inacio Lula da Silva, Carlos Fuentes, Don Samuel Ruiz e José Saramago sono stati invitati a seminari, conferenze, dibattiti e riflessioni che si terranno in questi 141 giorni in uno spazio denominato "Dialoghi", che costituisce una parte importante dell’evento. Si strutturerà in 11 blocchi tematici con un totale di 47 incontri.

Uno dei principali obiettivi del Forum è contribuire alla trasformazione del pensiero e delle capacità intorno agli avvenimenti che hanno caratterizzato il XXI secolo. Per questo motivo, sono state programmate quattro grandi esposizioni tematiche che analizzano le diversità culturali, lo sviluppo sostenibile e le condizioni della pace, dal rigore, la spettacolarità e una chiara volontà di interagire con il pubblico.

Esposizione Voci: concepita come un esposizione dedicata alla diversità, Voci nasce con la volontà di celebrare l’atto della comunicazione umana e la diversità linguistica e culturale.

Esposizione Abitare il mondo: affronta il tema delle relazioni tra l’essere umano e ciò che lo circonda su tre piani diversi – l’umanità, la società nella quale viviamo e noi stessi.

Esposizione Città – Angoli: Un elogio alla città, la cui materialità – riflessa negli angoli – racchiude la forza e l’impegno delle sue funzioni sociali, economiche, culturali e politiche.

Esposizione Guerrieri di Xi’an: una completa mostra di arte funeraria cinese che si centra sui ritrovamenti degli scavi effettuati nei mausolei di Qui Shi Huang y Yangling.

Degni di nota sono due spazi dedicati agli incontri: Speakers’ Corner e la Fiera della Solidarietà. Il primo offre ai visitatori la possibilità di esprimere pubblicamente le proprie opinioni sui più svariati argomenti. Il secondo consiste in un calendario d’incontri che si svolgeranno durante tutto il periodo del Forum e affronteranno i vari temi della solidarietà. (BOX)

Il Forum Mondiale delle Culture si è unito alla Nazioni Unite in uno sforzo per diffondere gli obiettivi della Dichiarazione del Millennio, autentico foglio di via della lotta contro la povertà nel mondo. In questo senso è stato ideato un spazio particolare chiamato "Accampamento di Pace", che si propone di preparare i giovani perché possano affrontare nelle migliori condizioni le sfide del 2015.

L’Accampamento della Pace del Forum accoglierà tra maggio e settembre un migliaio di ragazzi tra i 12 e 14 anni provenienti da 16 città del mondo, come Sarajevo, Tel-Aviv, Gaza, Nuova Delhi, L’Avana…. e diverse città della Spagna, ognuno con la propria cultura, insieme per conoscersi scambiandosi esperienze e dibattendo sui temi che affliggono il pianeta. Tutti i giovani partecipanti al Campo di Pace saranno ospiti speciali dell’organizzazione: sono gli unici che risiederanno dentro il recinto del Forum e disporranno d’accesso lungo tutte le 24 ore del giorno.

Durante il Forum Urbano Mondiale, che si terrà tra il 13 e il 17 settembre, l’Accampamento tratterà temi come la protezione dell’ambiente, l’"arte di strada", i movimenti popolari, i popoli indigeni, l’educazione universale della gioventù e le condizioni della pace.

Le zone commerciali situate all’interno del Forum sono spazi per l’incontro e l’avvicinamento a diverse forme di produzione, commercializzazione e organizzazione, oltre ad offrire la possibilità di conoscere tecniche artigianali da tutto il mondo. Inoltre il Forum sarà una grande vetrina per diffondere la conoscenza del Commercio Equo e Solidale (Comercio Justo), mediante una grande esposizione e una giornata di dialogo alla quale parteciperanno esponenti delle cooperative di tutto il mondo. Sarà anche il primo evento dove i prodotti saranno venduti in forma massiva. Tutto ciò grazie ad accordi firmati tra Joan Clos (presidente del Forum e sindaco di Barcellona) ed alcune organizzazioni del Commercio Equo.

Nel corso dei 141 giorni di svolgimento il Forum si estende a tutta la città, in questo modo Barcellona si trasforma in un ampio scenario che accoglie ogni sorta di esposizioni, spettacoli e uno straordinario Festival del Mare. La città si coinvolge nel Forum attraverso i suoi musei, fondazioni ed entità, dalle grandi istituzioni pubbliche fino ai piccoli musei, i congressi associati, i festival e le espressioni artistiche contemporanee.

L’intenzione dell’UNESCO è di ripetere l’evento entro quattro anni in un'altra città, una delle favorite potrebbe essere una città latinoamericana, Monterrey in Messico.



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